La storia, il fascino, il progetto.
Cogliamo l’occasione del ritorno di Gabriele in Salagnini per scrivere di lui e del bel testo che ci ha fatto pervenire sulla musica ebraica e dell’influsso che questa ha esercitato sulla crescita e lo sviluppo della cultura musicale nelle terre affacciate sul mediterraneo.
Sabato 18 Aprile Salagnini ospiterà nuovamente e con grande piacere, Gabriele Coen, con Alessandro Gwis e Mario Rivera per un Concerto intitolato ”Sefarad , jazz tra le sponde del mediterraneo” concerto che segue, sempre nella stessa sala “Jewish jazz,Klezmer Yiddish e Sephardic” realizzato in duo con Riccardo Poeti. Gabriele Coen, musicista appassionato, dotato di tecnica raffinatissima e di un’intelligenza empatica profonda, torna così a parlarci della sua musica, e lo fa con il suo strumento, spesso clarinetto, il più delle volte sax soprano, quando è necessario tenore, trasformando in suggestive sonorità ogni forma di espressione umana, dalle parole alle emozioni, mentre disegna mappe ed atmosfere di luoghi saturi dei suoni che li investono, li riempiono e li caratterizzano. Lo fa per tutti i momenti ed i luoghi della musica ebraica, specialmente la musica sefardita, nata e diffusasi dentro il grande bacino del mediterraneo dove quei luoghi, quei momenti e quella cultura, hanno tracciato, insieme ad altri luoghi momenti e culture, i caratteri distintivi della “nostra” musica, come quel “nostrum” mare. Artista colto, abile tessitore , intreccia le radici della musica dei padri con la ricerca e l’evoluzione, pronto a cogliere le buone occasioni per mettere in mostra, con l’umiltà che lo rende speciale, il suo talento, la sua classe e la sua umanità. E noi siamo gli siamo sinceramente grati per averci inserito in quelle buone occasioni!
Anche l’articolo che segue, ci suggerisce Gabriele, è una buona occasione per capire da dove tutto questo ha avuto inizio….